Qin Na del Taiji
di Yang, Jwing-Ming
Questo articolo è un estratto tradotto del libro “Tai Chi Chin Na – The Seizing Art of Tai Chi Quan” del Dr. Yang, Jwing-Ming.
Traduzione a cura di Enrico Tomei.
Taijiquan
Il Taijiquan è stato originariamente sviluppato per il combattimento nei tempi antichi. La sua teoria del combattimento è usare il morbido contro il duro e usare la circolarità per neutralizzare la linearità. Per raggiungere questo obiettivo, il corpo deve essere morbido e i movimenti devono essere fluidi e naturali. Il Taijiquan enfatizza anche la coltivazione del Qi, o energia interna. La mente concentrata guida il Qi a circolare nel corpo. Per questo motivo il Taijiquan può essere utilizzato per mantenere la salute e migliorare la longevità.
È per questo che, dagli anni ’40, il Taijiquan è stato pubblicamente accettato come una delle migliori pratiche di Qigong per la salute. Sfortunatamente, a causa della eccessiva enfasi sui suoi aspetti terapeutici, l’essenza della creazione del Taijiquan – le applicazioni marziali – è stata gradualmente ignorata. È davvero desolante vedere che, anche nella Cina moderna, la maggior parte dei praticanti di Taijiquan non comprende questa essenza marziale. Naturalmente, non comprendono la potenza marziale (Jin) e la teoria dell’uso della mente per guidare il Qi a energizzare la potenza muscolare al massimo. Di conseguenza, le applicazioni marziali di ogni movimento hanno iniziato a scomparire lentamente.
Al fine di completare l’arte del Taijiquan credo che sia nostra responsabilità e obbligo studiare nuovamente le sue applicazioni marziali. Solo da questo studio saremo in grado di recuperare la sua essenza perduta e trovare la radice della sua creazione. Solo allora i suoi benefici per la salute possono essere completamente compresi. Un tipo di applicazioni marziali del Taijiquan appartiene alla categoria del Qin Na. Spero che, attraverso questo breve articolo, i praticanti del Taijiquan saranno ispirati e incoraggiati a discutere e ricercare la vera essenza della loro arte.
Che cos’è il Qin Na?
“Qin” in cinese significa “afferrare o catturare”, nello stesso modo in cui un’aquila afferra un coniglio o un poliziotto cattura un assassino (Qin Xiong). “Na” significa “trattenere e controllare”. Quindi “Qin Na” si può tradurre come “afferrare e controllare”. Oltre alle tecniche di presa che ne suggeriscono il nome, l’arte del Qin Na include anche tecniche che utilizzano pressioni e percussioni. Parlando in generale, le tecniche di presa sono le più fondamentali nel Qin Na, mentre le tecniche di pressione e percussione sono le più avanzate. Le tecniche di presa dal Qin Na controllano e bloccano le giunture o i muscoli e i tendini dell’ avversario così che non possa muoversi, neutralizzando la sua capacità nel combattimento. Le tecniche di pressione sono usate per intorpidire (paralizzare) gli arti dell’avversario, per procurargli la perdita della coscienza o eventualmente per ucciderlo. Le tecniche di pressione sono di solito applicate sulle cavità del Qi per influenzare la circolazione del Qi negli organi e nel cervello. Le tecniche di pressione sono anche usate frequentemente sulle terminazioni nervose per provocare estremo dolore ed incoscienza. Le tecniche di percussione sono applicate ai punti vitali e possono essere mortali. Le cavità nei canali del Qi o alcune aree vitali possono essere attaccate o colpite per provocare la rottura delle arterie. Tutte queste tecniche servono per “afferrare e controllare” l’avversario.
Le tecniche di Qin Na possono essere generalmente suddivise in categorie come:
- “Fen Jin” (dividere i muscoli e i tendini)
- “Cuo Gu” (dislocare le ossa)
- “Bi Qi” (bloccare il respiro)
- “Duan Mai” (bloccare o chiudere le vene e le arterie) o” Dim Mak” (premere le vene e le arterie)
- “Dian Xue” (pressioni delle cavità) o “Dim Mak” (premere i meridiani).
All’interno di queste categorie, Fen fin include anche “Zhuan Jin “(afferrare i muscoli e i tendini) e “DianXue” include anche “Na Xue” (afferrare o premere le cavità).
Generalmente, dividere i muscoli e i tendini, dislocare le ossa, e qualche tecnica di blocco del respiro sono relativamente facili da imparare e la teoria che c’è dietro è facile da capire. Esse si solito richiedono solo forza muscolare e pratica per realizzare un controllo efficace. Quando quelle stesse tecniche sono usate per rompere le ossa o ferire le giunture o i legamenti o i tendini, di solito avete bisogno di usare il Jin. (Per una discussione sul Jin, consultare il libro dell’autore “Tai Chi, Teoria e potenza marziale”). Bloccare le vene e le arterie e premere le cavità richiede una conoscenza dettagliata della dislocazione delle cavità, della profondità e della scelta del momento opportuno per colpirle, sviluppo di Yì (mente), Qi (energia interna) e Jin (potenza marziale), e tecniche e forme di mano speciali. Ciò di solito richiede forme di istruzione orale da parte di un maestro qualificato, non solo a causa della profondità della conoscenza dell’argomento, ma anche perché la maggior patte delle tecniche possono facilmente causare la morte. Per questo un maestro di norma passa queste conoscenze allo studente che possiede una buona moralità ed è fidato.
Per approfondire
TAI CHI CHIN NA – THE SEIZING ART OF TAI CHI CHUAN
di Jwing-Ming Yang
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