Esercizi per lo sviluppo della potenza per la spada del Taiji

di Yang, Jwing-Ming

Questo articolo è un estratto tradotto del libro “Tai Chi Sword – Classical Yang Style” del Dr. Yang, Jwing-Ming. Traduzione a cura di Enrico Tomei.

Secondo le teorie del Qigong marziale cinese, la forza viene prima generata dalla mente. Dalla mente, il Qi viene condotto al corpo fisico per manifestarlo sotto forma di forza. Pertanto, possiamo vedere che il Qi è l’energia, mentre il corpo fisico è come una macchina. Una spiegazione dettagliata del Qigong può essere trovata nel libro YMAA The Essence of Shaolin White Crane.
Inoltre, secondo un articolo del 1996 sul New York Times, “Complex and Hidden Brain in the Gut Makes Stomachaches and Butterflies” di Sandra Blakeslee, si può pensare che un essere umano abbia due cervelli. Un cervello è nella testa e l’altro è nell’intestino (cioè il sistema digestivo). Sebbene questi due cervelli siano separati fisicamente, attraverso la connessione del midollo spinale (tessuto dall’alta conduttività elettrica) (vale a dire, il vaso di spinta nella medicina cinese), questi in realtà funzionano come un solo cervello.

In questo articolo, viene spiegato che il cervello superiore è in grado di pensare e ha memoria (cioè è in grado di memorizzare dati, utilizzando cariche elettrochimiche), mentre il cervello inferiore ha memoria, ma non ha la capacità di pensare. Questa scoperta offre la conferma della convinzione cinese secondo cui il vero Dan Tian (cioè gli intestini tenue e crasso) è in grado di immagazzinare il Qi (cioè le cariche), mentre il Dan Tian alto governa il pensiero e dirige il Qi.

Legge di Ohm e forza elettromotrice

Teoricamente parlando, se il cervello superiore è in grado di pensare, allora dovrebbe essere in grado di generare una FEM (forza elettromotrice) mentre il cervello inferiore dovrebbe avere una grande capacità di accumulare cariche elettrochimiche. In altre parole, il cervello inferiore potrebbe essere la batteria umana in cui risiede la forza vitale. Una volta che il cervello ha generato un’idea (FEM), la carica sarà immediatamente diretta dal cervello inferiore, attraverso il midollo spinale e il sistema nervoso, verso l’area desiderata per attivare il corpo fisico.

Secondo la legge di Ohm in fisica, ΔV = iR, dove ΔV è la differenza di potenziale o FEM, i è la corrente e R è la resistenza.

Da questa formula, possiamo vedere che se R è una costante, maggiore è il potenziale o FEM, maggiore sarà la corrente generata. Se assumiamo che la resistenza del nostro corpo rimanga costante, allora più ci concentriamo (cioè FEM più alto), più vigoroso sarà il flusso di Qi. Questa legge è parallela al concetto di Qigong cinese secondo cui più vi concentrate, più alto è il vostro livello di energia. Nel Qigong cinese, livelli più alti di concentrazione possono essere allenati attraverso la meditazione statica.

Possiamo anche esaminare la formula per la manifestazione della potenza fisica: Potenza = ΔVi = i2R. Ciò significa che la potenza generata dipende dalla corrente e dalla resistenza. Generalmente, quando intendiamo manifestare la nostra forza fisica, ad esempio quando spingiamo un’auto, contraiamo naturalmente il nostro corpo fisico. Ogni volta che il corpo è teso, la resistenza del corpo è più alta e l’energia (corrente) è intrappolata nei muscoli e la forza può manifestarsi. Vale lo stesso in molti stili marziali esterni (o stili duri), come gli stili della Tigre e dell’Aquila, che si concentrano sullo sviluppo dei muscoli (cioè una macchina potente) e sulla tensione (cioè sulla resistenza) per manifestare la potenza al suo livello più alto.

Tuttavia, i concetti e gli approcci degli stili interni (o stili morbidi), come il Taijiquan e il Liu He Ba Fa, sono piuttosto diversi. Secondo questi, poiché la corrente è l’energia della manifestazione e la sua influenza sulla potenza può essere molto più significativa (ricordate che la corrente è al quadrato nella formula), si dovrebbe quindi prestare più attenzione a coltivare un flusso di Qi maggiore. Per avere una maggiore circolazione del Qi, la meditazione è fondamentale, poiché genera FEM per far muovere la corrente. Tuttavia, per avere una circolazione regolare del Qi, la resistenza fisica o la tensione devono essere al minimo. Pertanto, il rilassamento fisico è la chiave degli stili interni.

Guidare il Qi in tutto il corpo

La manifestazione migliore e più focalizzata di potenza che può essere generata dovrebbe provenire sia dall’energia che dai muscoli, la corrente e la resistenza dell’esempio precedente. Sacrificando uno dei due, la manifestazione della potenza si riduce. Pertanto, alcuni stili marziali morbido-duri, come la Gru Bianca e il Xingyiquan, enfatizzano sia il Qi (corrente) che la tensione (cioè resistenza). Questo avviene mantenendo il corpo il più rilassato possibile, mentre si usa la mente concentrata per condurre il Qi al corpo fisico, quindi nelle braccia o nelle gambe. Una volta che il Qi viene condotto dal Dan Tian Basso agli arti (cioè, appena prima dell’impatto), il corpo fisico si irrigidirà improvvisamente. Pertanto, questi stili sono chiamati stili morbido-duri e enfatizzano manifestazioni di potenza sia interne che esterne.

Da questa prospettiva teorica, la potenza generata dagli stili morbido-duri dovrebbe essere maggiore, poiché coinvolge sia la corrente che la resistenza. Tuttavia, in molti documenti marziali cinesi viene spiegato che la potenza generata negli stili esterni è lenta e superficiale, ma che la potenza degli stili interni è rapida e penetrante. In che modo gli stili interni ottengono questo risultato? Nelle arti marziali interne cinesi, tutti gli attacchi sono mirati alle cavità vitali dell’agopuntura, che sono collegate agli organi interni dai canali del Qi.

Quando queste cavità vengono colpite con potenza focalizzata, gli organi interni possono essere danneggiati. I risultati possono essere fatali. Questo è il motivo per cui si dice che gli stili interni siano più penetranti. È molto difficile colpire con precisione le cavità vitali alla giusta profondità. Questo è il motivo per cui le arti marziali interne sono considerate la più alta forma di arti marziali nella società cinese. È anche la ragione per cui, quando un maestro di uno stile esterno ha raggiunto un livello elevato, si allenerà gradualmente per diventare un praticante morbido-duro, ed infine si sforzerà di diventare completamente morbido. In effetti, quando molti maestri hanno raggiunto questo stadio, sono già diventati anziani e hanno perso gran parte della loro forza fisica. Per sopravvivere, è quasi necessario passare dal duro al morbido. Se desiderate saperne di più sull’allenamento del Qigong marziale e sui diversi tipi di potenza marziale, consultate i libri YMAA The Essence of Shaolin White Crane – Martrial Power and Qigong e Tai Chi, Teoria e potenza marziale.

Dalla discussione appena affrontata, potete vedere che per avere una forte manifestazione di potenza, dovete sviluppare sia il vostro corpo fisico che il vostro Qi. La forza fisica fornisce una macchina efficiente e potente, mentre un’abbondante quantità di Qi fornisce una riserva di energia pura per la macchina. Solo se possedete entrambi la vostra potenza può essere più vigorosa. Inoltre, rimarrete in salute, e il vostro spirito potrà elevarsi.

Alcune delle pratiche fisiche, che possono rafforzare muscoli e tendini per l’esecuzione della spada, sono le seguenti:

Piegamenti

La forza muscolare va sviluppata rafforzando le dita, la presa e le braccia. Le dita si rafforzano facendo piegamenti sulle punte. Fatene una ventina.

La resistenza va sviluppata mantenendo la posizione di spinta il più a lungo possibile (da uno a tre minuti).

Oscillare il bambù

La presa viene potenziata usando un fascio di canne di bambù insieme ad un partner. Entrambi fanno oscillare il fascio da una parte e dall’altra. Uno lo tiene stretto, mentre l’altro ha una presa più leggera. Fate a turni. Il fascio va oscillato per almeno 50 volte. Quest’esercizio condiziona i palmi e aiuta a rinforzare le dita.

Il verricello

Quest’esercizio viene eseguito usando un peso che va dai tre ai sei chili, appeso ad una corda legata al centro di un corto bastone di legno. Distanziate i piedi, e tenete il bastone dritto di fronte a voi all’altezza delle spalle. Riavvolgete la corda sul bastone, facendo salire il peso il più possibile. Ora, fatelo riscendere lentamente srotolando la corda. Continuate in questo modo. L’esercizio dovrebbe essere eseguito dieci volte con i palmi delle mani rivolti verso il basso e dieci volte coi palmi verso l’alto. Col passare del tempo, aumentate il peso.

Allenamento col bastone

Questi tre esercizi sono eseguiti usando un bastone di circa un metro di lunghezza, con un peso di 3/6 kg appeso ad un’estremità. State in piedi a gambe aperte e tenete il bastone come fosse una spada. Iniziate muovendo la punta del bastone da una parte all’altra, mantenendo l’impugnatura immobile. Quest’esercizio allena il braccio alle tecniche di copertura.

Quindi, muovete l’impugnatura da una parte alI’altra, mantenendo il peso e la punta del bastone immobili. L’esercizio allena il braccio alle schivate e alle parate. Per finire, mantenendo immobili la punta del bastone ed il peso, muovete l’impugnatura lungo un cerchio di un metro di diametro, in senso orario e antiorario. Quest’esercizio sviluppa la forza e la scioltezza del braccio.

Sebbene siano degli esercizi per sviluppare la forza muscolare, se lo studente si concentra mentre li pratica, possono generare anche l’energia interna.

Allenare la precisione

Lo studente può ideare metodi di allenamento personali per imparare a sferrare fendenti e affondi con precisione. Un esercizio per imparare a sferrare fendenti è il seguente: posizionate due aste una vicina all’altra, lasciando una stretta fessura in mezzo, ed allenatevi a farci passare dentro la punta della spada senza toccare le due aste.

L’ampiezza dello spazio può variare, e può essere usato del nastro per limitare la lunghezza delIa fessura e per allenarsi a sferrare fendenti ad una certa profondità (o ad usare la punta estrema della spada). Gli affondi possono essere allenati appendendo un piccolo oggetto ad una corda, e cercando di colpirlo mentre ondeggia nell’aria.


Per approfondire


0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *