Il Qi e il Taijiquan
di Yang, Jwing-Ming
Questo articolo è un estratto del libro “Tai Chi, Teoria e potenza marziale” del Dr. Yang, Jwing-Ming.
Molto spesso, i praticanti di Taiji si pongono svariate domande, tra le quali: “Come posso percepire il Qi durante la pratica del Taijiquan? Come posso generare il Qi? Come fa il Taijiquan ad arrecare beneficio al mio organismo e migliorare il mio stato di salute? Come funziona la circolazione energetica nel Taijiquan? Come posso usare il mio Qi nelle applicazioni marziali del Taijiquan? Che rapporto c’è tra il Qi e la Jin? Tutte queste domande sono molto importanti per il praticante che desidera accostarsi ai livelli più alti del Taiji.
Lo sviluppo e il trasporto del Qi nel Taijiquan
Il Taijiquan è uno stile di Qigong marziale, perciò il Qi ha un ruolo fondamentale nella sua pratica. Nella comunità marziale cinese c’è un detto: “Allenate i muscoli, le ossa e la pelle esternamente, e addestrate il Qi internamente” (Wai lian Jin, gu, pi. nei lian yi kou Qi). Tuttavia, questo detto solleva un paio di domande: “Come possiamo sviluppare il Qi e in che modo possiamo percepirlo?”.
Nel Taiji. il Qi viene generato sia esternamente che internamente. Oltre alla pratica della sequenza, è bene che eseguiate alcuni esercizi che vi aiutino a capire e a sviluppare il Qi.
Generalmente viene praticato un esercizio chiamato Gong Shou (“Arcuare le braccia”) per aiutare i principianti a sviluppare il Qi all’interno delle spalle e della schiena. Per eseguire questo esercizio, assumete la Posizione Ingannevole, con una gamba ben radicata a terra e l’altra spostata in avanti, con solo la punta del piede a contatto con il terreno. Entrambe le braccia vengono mantenute davanti al petto, a formare un cerchio orizzontale, con la punta delle dita che sono quasi in contatto. La lingua dovrebbe toccare il palato in modo da collegare il Vaso della Concezione con il Vaso Governatore. La mente dovrebbe esser calma e rilassata, e concentrata sulle spalle; la respirazione dovrebbe essere profonda e regolare.
Mantenendo questa posizione per circa tre minuti, dovreste percepire una sensazione di dolore e calore nelle braccia e lungo un lato della schiena. Poiché le braccia sono mantenute stese, i muscoli e i nervi sono tesi e sottoposti a sforzo. In questo modo, il Qi si accumula in quest’area che viene pervasa da una sensazione di calore. Inoltre, poiché è una gamba sola a sostenere tutto il peso del corpo, i muscoli e i nervi nella gamba e lungo un lato della schiena saranno tesi e quindi svilupperanno il Qi. Poiché questo Qi viene generato nelle spalle e nelle gambe piuttosto che nel Dan Tian, è considerato “Qi locale”.
Per mantenere bilanciati lo sviluppo del Qi e il flusso energetico lungo la schiena, dopo tre minuti scambiate le gambe senza muovere le braccia, e mantenete la nuova posizione per altri tre minuti. Dopo i sei minuti, poggiate entrambi i piedi a terra, ad ampiezza spalle, e abbassate lentarnente le braccia. Il Qi trattenuto fluirà spontaneamente verso l’esterno con un certo impeto. È come una diga che, dopo aver accumulato una grande quantità d’acqua. comincia a rilasciarla facendola fuoriuscire. A questo punto, rilassate e concentrate la mente, e aspettatevi di percepire la sensazione del Qi che fluisce dalle spalle lungo le braccia fino ai palmi e alle punte delle dita. Generalmente i principianti riescono a percepire questo flusso energetico, che si manifesta con una sensazione di calore o di leggero formicolio.
A volte il Qi viene percepito sul labbro superiore. Questo perché esiste un canale energetico (Shou Yangming Da Chang) che scorre a partire dalla parte superiore della spalla fino ad arrivare al labbro superiore. Tuttavia, generalmente la sensazione è più intensa nei palmi e nelle dita rispetto al labbro, perché ci sono sei canali energetici che passano attraverso la spalla e terminano nella mano, mentre c’è solo un canale che connette il labbro con la spalla. Una volta percepito il flusso del Qi lungo le braccia e le spalle, dovreste essere in grado di percepirlo anche lungo la schiena.
Dopo aver sviluppato la vostra circolazione energetica, dovreste esercitarvi a guidarla all’interno di entrambe le braccia durante l’espirazione. L’energia fuoriesce da ogni braccio, subisce uno scambio sulla punta delle dita, e penetra nel braccio opposto durante l’inspirazione, circolando simultaneamente in entrambe le direzioni. Poiché le braccia e le mani formano un cerchio, il Qi fluisce sempre da una mano all’altra, per poi rientrare nel corpo. Visto che l’energia viene mantenuta o conservata all’interno dell’organismo, la posizione Gong Shou è considerata Yin. Oltre ad aumentare la circolazione del Qi nelle braccia e nelle spalle, l’esercizio Gong Shou serve anche a migliorare il flusso energetico lungo la colonna vertebrale, che riveste un ruolo particolarmente importante nel Taijiquan.
Questo esercizio rappresenta una delle pratiche più comuni per far sì che il principiante arrivi a percepire il flusso del Qi, e alcuni stili di Taiji lo considerano estremamente importante. Se un praticante di Taiji non è in grado di percepire il flusso energetico, come potrà mai comprendere veramente cos’è il Qi?
Un’altra pratica piuttosto comune si chiama Tuo Tian (“Sostenere il cielo”). Questo eserczio è stato illustrato nel mio primo libro sul Taiji, Tai Chi Chuan – Classical Yang Style, e quindi non ne parlerò in questa sede. Ci sono molti altri esercizi che vengono usati per far capire ai principianti cos’è il Qi. li lettore dovrebbe consultare vari libri sul Taiji e sul Qigong per apprendere ulteriori concetti.
Una volta compreso cosa state cercando, ci sono due serie basilari di esercizi che dovreste praticare. Questi esercizi aumentano la generazione del Qi, lo equilibrano e sviluppano la coordinazione tra il respiro, il movimento e il trasporto energetico. In questi esercizi la mente ha un ruolo fondamentale, e il principiante troverà di grande aiuto l’impiego delle visualizzazioni. Per il principiante, il Qi può esser generato e trasportato immaginando di spingere un oggetto molto pesante mantenendo i muscoli rilassati. All’inizio, la maggior parte dei principianti non sarà in grado di percepire il flusso energetico, ma con il tempo e la pratica molti di loro cominceranno a percepire una sensazione di calore all’interno dei palmi. E importante anche mantenere la Yì oltre il Qi. Ad esempio, quando camminate dovete mantenere la vostra Yi (“mente, attenzione, intenzione”) di fronte a voi, invece che sui vostri piedi, altrimenti non sarete in grado di compiere il primo passo. Allo stesso modo, quando volete trasportare il Qi, dovete mantenere la vostra Yi in un punto al di là di dove si trova il Qi, in modo da potervelo spostare.
La prima serie di questi esercizi allena la coordinazione tra il Qi e il respiro, equilibra il livello energetico, e apre i canali che scorrono lungo le braccia e le gambe. La serie consiste nello stare ritti in piedi con il corpo immobile, ed eseguire semplici movimenti (in alto e in basso, in dentro e in fuori) con le braccia, in coordinazione con il respiro. Questa serie è già stata illustrata nel mio primo libro sul Taiji, e per questo motivo non verrà esaminata in questo contesto.
Dopo aver praticato questa serie di esercizi per un po’ di tempo, e dopo aver appreso a muovere il Qi lungo gli arti, potete iniziare a praticare la seconda serie, che serve a far avvolgere a spire il Qi lungo tutto l’organismo e la superficie cutanea. In questi esercizi, i muscoli vengono dapprima tesi attraverso la torsione degli arti e del corpo, e poi rilassati. Il Qi generato in queste aree irrigidite viene guidato dalla mente a muoversi a spirale verso le estremità e lungo la superficie cutanea. Questo movimento a spirale serve ad aumentare la penetrazione della vostra Jin e trasporta il Qi lungo la cute facendo spalancare tutti i piccoli canali energetici (Luo).
Questo processo rallenta la degenerazione e aumenta l’efficienza muscolare. Questo è ciò che viene trasmesso attraverso il detto: “Trasportate il Qi come se [dovesse passare] attraverso una perla con un “foro a nove curve”; persino l’area più minuta verrà da esso raggiunta”.
Nelle gare di spinta con le mani e di combattimento, la vittoria spetta spesso al partecipante che possiede una maggior capacità di “ascolto”. Quando il Qi circola fluidamente lungo la superficie cutanea, voi sarete in grado di percepire o “ascoltare” la potenza e l’intenzione del vostro avversario. Inoltre, dopo molti anni passati a sviluppare il Qi, potreste esser in grado di far penetrare il vostro Qi nel corpo di un’altra persona, facendolo passare attraverso le cavità che si trovano lungo i suoi canali energetici. Questa pratica può esser utilizzata sia a scopi offensivi che terapeutici.
Una volta terminata la Grande Circolazione Celeste, potete utilizzare questi esercizi per far circolare l’energia dal Dan Tian fino alle estremità, invece di limitarvi ad utilizzare l’energia locale.
Prima di cominciare questo esercizio, rilassatevi e meditate per qualche minuto. La punta della lingua dovrebbe essere in contatto con il palato, mentre il corpo dovrebbe rimanere rilassato per tutta la durata dell’esercizio. I pollici e i mignoli dovrebbero essere tirati leggermente all’indietro, in modo da dirigere il Qi verso i palmi. Per sviluppare un alto livello energetico. ripetete ogni forma da dieci e venti volte, e poi passate alla forma successiva senza fermarvi.
In questi esercizi, inspirate mentre portate le mani verso le vostre spalle, ed espirate mentre allontanate le mani dalle spalle. Come in ogni pratica del Taiji, le braccia non vengono mai stese del tutto; dovreste sempre mantenere il gomito leggermente piegato. Durante l’inspirazione, immaginate di risucchiare energia attraverso le mani ed i piedi, condensandola poi all’interno del Dan Tian e della colonna vertebrale. Durante l’espirazione, spostate il Qi dal Dan Tian e dalla colonna vertebrale, e fatelo fuoriuscire attraverso le mani e i piedi. Durante l’espirazione, dovreste percepire sei flussi energetici: due che fuoriescono da due cavità presenti al centro dei palmi delle mani (Laogong), due che fuoriescono da due cavità al centro delle piante dei piedi (Yongquan), uno che dal Dan Tian scende fino ali’ area che si trova tra l’ano e lo scroto (Huiyin) e uno che dal Dan Tian sale lungo la colonna vertebrale fino a raggiungere la cima del capo (Baihui).
Come sempre, immaginate di muovervi contro una resistenza, e di esercitare una spinta in basso con i piedi.
Per approfondire
TAI CHI, TEORIA E POTENZA MARZIALE
di Jwing-Ming Yang
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