Jin puramente offensivi
di Yang, Jwing-Ming
Questo articolo è un estratto del libro “Tai Chi, Teoria e potenza marziale” del Dr. Yang, Jwing-Ming.
Peng Jin (Jin che tiene lontano)
Questa Jin è una potente Yang Jin che viene usata in modo offensivo persino quando ci si difende. ln teoria, la Peng Jin si comporta come una grossa palla di gomma: quando esercitiamo una pressione su di essa, si comprime; una volta raggiunto un determinato punto di compressione. la palla fa rimbalzar via la forza esterna.
La forza dell’avversario è spesso diretta verso l’alto. visto che voi alzate il suo attacco nello stesso modo in cui l’acqua solleva una barca. Questa Jin viene emessa alla sua massima forza in coordinazione con il suono Ha. Può essere emessa a tutte le distanze, e viene spesso utilizzata per far rimbalzar via l’avversario. Questa sua applicazione è estremamente potente, ma non direttamente distruttiva.
In difesa, la Peng Jin assorbe l’attacco dell’avversario e poi lo sbalza via. Normalmente, in questa applicazione l’avambraccio non entra in contatto con il corpo dell’avversario, ma opera piuttosto attraverso il braccio che lui usa per sferrare l’attacco. In particolare. assorbiamo parte della forza dell’avversario all’ inizio o alla fine del suo attacco, e gliela restituiamo facendola passare attraverso le sue braccia rigide. La Peng Jin viene comunemente utilizzata contro un pugno, in tal caso essa dirige l’attacco dell’avversario verso l’alto bloccandogli il braccio.
In attacco, la Peng Jin è utilizzata per colpire l’avversario sul petto o sul braccio. Quando viene usata per attaccare il petto dell’avversario, generalmente viene preceduta da una qualche altra tecnica di neutralizzazione per preparare l’attacco principale. Ad esempio, se l’avversario vi attacca con un pugno destro. potete deflettere il suo attacco con la mano sinistra e poi colpirlo al petto con l’avambraccio destro.
Quando questa Jin viene utilizzata per colpire il braccio dell’avversario, il suo attacco deve esser prima di tutto neutralizzato verso il basso e bloccato. Ad esempio, quando l’avversario vi sferra un pugno destro, deflettete il suo attacco verso destra e in basso con il vostro braccio destro. Dopodiché, fate un passo in avanti portando la vostra gamba sinistra dietro la sua gamba destra, e nel frattempo utilizzate il braccio sinistro per controllargli e colpirgli il braccio destro.
Per far sbalzar via l’avversario dovete prima di tutto distruggere la sua radice in modo da sconvolgere la sua stabilità cd il suo equilibrio. Tale azione viene eseguita dirigendo la forza della vostra Peng Jin leggermente verso l’alto o di lato.
Il vostro corpo deve essere abbassato in modo che possiate sviluppare una solida radice, stabilire il vostro equilibrio e generare una grande potenza ascendente. A volte, la Peng Jin viene utilizzata mediante una specie di doppia tecnica. Prima di tutto, esercitate una leggera spinta contro l’avversario, oppure deflettete il suo attacco portandolo in una posizione di squilibrio. Se lui si solleva leggermente da terra e la sua radice diviene instabile, dovreste immediatamente esercitare una seconda spinta più potente per spingerlo lontano. Se, invece, oppone resistenza alla vostra spinta iniziale, portando il suo corpo in avanti, indietreggiate leggermente e guidate il suo impeto verso l’alto. Appena notate che l’avversario segue la vostra guida, colpitelo immediatamente con la vostra Jin per farlo sbalzar via.
Agli inizi della pratica noterete che, per eseguire questi tipi di tecniche, utilizzerete principalmente la vostra forza muscolare. Tuttavia, con il passare del tempo farete sempre meno affidamento sui vostri muscoli, e arriverete ad applicare queste tecniche con braccia sempre più rilassate. In effetti, vi renderete conto di non essere più in grado di eseguire tali tecniche con i muscoli tesi, visto che tale condizione interferisce con la capacità di percezione e di controllo del vostro organismo.
Esistono vari modi per esercitare la propria Peng Jin. Un metodo piuttosto efficace consiste nell’utilizzo di un sacco da pugile. Si comincia con un sacco leggero, per poi passare a quelli più pesanti. Potete esercitarvi a colpire il sacco utilizzando la vostra Peng Jin, oppure potete allenarvi a spingerlo. In quest’ultimo caso. potete poggiare l’avambraccio sul sacco, e poi vi esercitate contro una spinta per farlo muovere. Bloccate il sacco con l’avambraccio non appena torna indietro verso di voi, e poi fatelo subito rimbalzar via. Potete far oscillare il sacco, bloccandolo verso la fine della sua oscillazione , per poi farlo rimbalzar via, oppure farlo muovere in cerchio e poi utilizzare la vostra Peng.Jin per deviarlo lontano da voi.
Potete anche esercitarvi con un partner. In questo caso, la persona che subisce la spinta dovrebbe proteggersi il petto con gli avambracci onde evitare di farsi male.
Un altro esercizio è il seguente: una persona assume la posizione di emissione della Peng Jin. mentre l’altra esercita una spinta con entrambe le mani sull’avambraccio esteso della prima.
La prima persona assorbe parte della forza, la dirige nella sua radice e poi la fa rimbalzare indietro, oppure si limita ad emettere la propria Jin mentre la seconda persona esercita la spinta sul suo avambraccio.
Quando si esercita la Peng Jin, il corpo deve essere ben centrato e stabile, e la vostra Yi d’attacco deve trovarsi al di là del bersaglio. La Yi, il Qi e la Jin devono esser bilanciati tra il braccio che attacca, il secondo braccio, e il piede posteriore.
Zuan Jin (Jin che perfora)
La Zuan Jin è una Jin offensiva che si avvolge mentre penetra nel corpo dell’avversario. Quando entrate in contatto con l’avversario, il vostro braccio e la vostra mano ruotano in senso orario o in senso antiorario eseguendo un movimento a vite, che permette alla potenza di penetrare più in profondità rispetto ad un attacco normale.
La potenza, che viene generata roteando la vita e le spalle, è generalmente diretta in avanti, anche se può essere utilizzata lateralmente. Normalmente si utilizza un pugno, un dito o una nocca per sferrare l’attacco, e il colpo è generalmente diretto contro i punti vitali. I muscoli devono essere piuttosto tesi in modo da poter dirigere la Jin ed esser certi che essa penetri in profondità; inoltre, la tensione serve anche a proteggere la mano da eventuali lesioni. La vostra Yi deve esser focalizzata all’interno del corpo dell’avversario, in particolare sull’organo o sulla cavità che si vuole attaccare. La Zuan Jin viene anche occasionalmente usata per liberare il proprio braccio dalla presa dell’avversario. Anche in questo caso le spalle e la vita rappresentano la fonte della Jin.
Poiché la Zuan Jin viene utilizzata sia negli stili interni che in quelli esterni, sono stati ideati molti metodi di addestramento. Uno dei metodi più comuni impiegati negli stili esterni consiste nell’inserire, con un movimento rotatorio, il pugno in un secchio pieno di fagioli mung (questo tipo di fagioli viene usato per le sue proprietà terapeutiche). Con la pratica, riuscirete a far penetrare il pugno sempre più a fondo. Dopodiché, al posto dei fagioli si può utilizzare la sabbia. Anche i sacchi sono comunemente usati per esercitare questo tipo di Jin. Iniziate l’addestramento poggiando leggermente il pugno o le nocche sul sacco. Poi, all’improvviso, generate la Jin dalla vita e dalla spalla, e spingete il pugno in avanti con un movimento rotatorio, in modo da spinger via il sacco.
Il Taiji utilizza una minor quantità di forza muscolare rispetto agli stili esterni, perciò il metodo d’addestramento è diverso. Un metodo ricorre all’uso di uno spesso strato di materiale soffice, come ad esempio della carta velina, posto sopra un tavolo. Il pugno viene premuto in basso con un movimento a vite.
I muscoli dovrebbero essere rilassati, mentre la Yi si sforza di estendere la Jin fin sulla superficie del tavolo. Una volta che siete in grado di far rimbalzare la Jin sul tavolo, aumentate lo spessore dello strato di materiale utilizzato. Più è spesso il materiale, maggiore sarà la forza di perforazione necessaria ad attraversarlo. È importante eseguire questo esercizio anche orizzontalmente.
Duan Jin (Jin che spezza)
La Duan Jin viene utilizzata per spezzare le ossa o le articolazioni dell’avversario.
La Duan Jin diretta in avanti viene comunemente usata per spezzare le costole, mentre la Duan Jin diretta di lato o in basso si usa per spezzare gli arti. La Yi viene focalizzata leggermente al di là del bersaglio.
Questo tipo di Jin è diverso dal precedente, in quanto nel caso della Zuan Jin la Yi si focalizza nella profondità dell’organo che si vuole attaccare. Se vi è capitato di spaccare la legna, dovrebbe esser più facile per voi capire in che modo utilizzare questo tipo di Jin. Quando avete intenzione di spaccare un ciocco di legno, se vi concentrate mentalmente e mirate ad un punto leggermente al di là del ciocco stesso, non dovreste aver alcun problema a spaccarlo. Inoltre, se appena prima che l’ascia raggiunga il legno, aumentate improvvisamente la velocità del colpo ed emettete la vostra potenza, vi renderete conto di poter spaccare il ciocco senza utilizzare molta forza.
Nell’utilizzo della Duan Jin, quando il Qi e la Jin raggiungono il bersaglio, i muscoli devono esser tesi, in modo che tutta la potenza penetri all’interno del bersaglio. Nel Taijiquan, il tempo di tensione muscolare è il più breve possibile. Ciò vi permette di rimanere rilassati e di rendere la vostra Duan Jin più decisa e concentrata. Bisogna sviluppare una certa velocità nell’azione. Una vollta colpito il bersaglio, la velocità si azzera, ma la Yi continua ad attraversarlo. È importante che la Y1 sia focalizzata su un punto che si trova appena al di là del bersaglio. Se concentrate la vostra Yi su un punto troppo distante dall’obiettivo, la vostra Jin vi passerà attraverso senza causare alcun danno. Inoltre, correte il rischio di farvi male. Visto che normalmente i muscoli vanno tesi solo a pochissima distanza dal punto di focalizzazione, se questo punto si trova troppo distante dal bersaglio, i vostri muscoli saranno rilassati al momento dell’impatto. Tale condizione farà rimbalzare contro di voi la vostra stessa potenza, facendovi subire una qualche lesione al pugno o al braccio.
Molti metodi di addestramento vengono impiegati sia dagli stili esterni che da quelli interni. Il metodo più comune per esercitare la Duan Jin laterale, da utilizzare contro il gomito dell’avversario, consiste nell’impiego di un’asta di legno di circa 4 centimetri di diametro. Fissate un’estremità dell’asta in modo che non possa muoversi, e con una mano afferratene l’altra estremità. Dopodiché, colpite l’asta con l’avambraccio o con la mano.
Alcune persone utilizzano i rami degli alberi. All’inizio della pratica, avvolgete l’asta o il ramo con una pezza di stoffa, onde evitare di ferirvi il braccio. Quando applicate la Jin, la vostra radice deve esser ben ferma. La potenza viene generata dalle gambe. e guidata dalla vita fin dentro il bersaglio. Si possono utilizzare anche i sacchi, specialmente per esercitare la Duan Jin diretta in avanti. Per spezzare le costole dell’avversario, la vostra Yi deve esser focalizzata in un punto che si trova leggermente al di là delle costole; perciò, quando vi allenate, mirate le vostre tecniche in un punto che si trova qualche centimetro all’interno del sacco. Ricordatevi che la Yi è l’elemento più importante nell’utilizzo della Duan Jin.
Per approfondire
TAI CHI, TEORIA E POTENZA MARZIALE
di Jwing-Ming Yang
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!