Generare Potenza marziale (Jin)
di Yang, Jwing-Ming
Traduzione a cura di Enrico Tomei.
Il Jin, o potenza marziale, può generalmente essere diviso in tre categorie: Jin duro, Jin morbido-duro e Jin morbido. Tra questi, il Jin duro utilizza maggiormente l’attivazione muscolare, seguito dal Jin morbido-duro ed infine dal Jin morbido.
In ognuna di queste tre tipologie di Jin, per manifestare la massima potenza dovete avere sia forza fisica (Yang), che una scorta sufficiente di Qi (Yin) che circoli fluidamente nel corpo. La parola cinese “Qi”, che è pronunciato Ki nelle arti giapponesi, può essere tradotta come “energia” e si riferisce a tutte le forme di energia nell’universo. Nelle arti marziali e nel Qigong, questa parola si riferisce specificamente al Qi umano, alla bioenergia o alla forza vitale all’interno di ogni cellula del corpo.
La forza fisica esterna manifestata in specifici movimenti è definita “Jin esterno”; questa è una manifestazione Yang del Jin. L’accumulo e la circolazione del Qi internamente è definito “Jin interno”; questa è la manifestazione Yin del Jin. Quando l’interno e l’esterno si coordinano e si sostengono reciprocamente in modo armonioso ed efficiente, questo si chiama “unificazione di interno ed esterno”. (L’ortografia della parola Jin viene utilizzata per evitare confusione con un altro concetto importante nelle arti marziali cinesi che presenta la stessa pronuncia, “jing”, che significa “essenza”)
Dovreste anche capire che il Jin può essere nuovamente diviso in Jin Yang (comunemente chiamato “Jin offensivo”) che è aggressivo ed usato per un attacco, e il Jin Yin (comunemente chiamato “Jin difensivo”) che viene utilizzato durante una fase difensiva. Esiste un’altra categoria di Jin, che non è utilizzato per attaccare o per difendere. Alla fine, non importa a quale categoria di Jin ci riferiamo, quando il Qi si manifesta in una forma fisica, si chiama “Jin emittente” (Fa Jin).
Ora, definiamo cos’è il Jin e come vengono classificate le sue diverse tipologie. Teoricamente, per attivare i muscoli necessari alla generazione di forza o potenza, la mente deve condurre il Qi nell’area dove questi muscoli dovrebbero essere energizzati. Ad esempio, quando spingete un’auto, dovete prima generare un’intenzione dalla quale viene prodotta una forza elettromotrice (FEM). Da questa FEM il Qi viene condotto ai muscoli per eccitarli. Attraverso il sistema nervoso (un sistema altamente conduttivo) i muscoli sono stimolati e si contraggono, generando così un’azione. Il dizionario cinese dà due significati principali alla parola “Jin”. Il primo è “forte, irremovibile, muscoloso”; questo di solito viene applicato a oggetti potenti e inanimati. Ad esempio, “Jin Feng” significa un forte vento. Può anche essere applicato a concetti astratti di forza, come “Jin Di” che significa forte nemico. La seconda definizione del dizionario di Jin è “Qi-Li” o “Li-Qi”, che si riferisce ai muscoli che sono supportati dal Qi. Usare solo i muscoli è considerato Li. Tuttavia, quando usate la mente concentrata per guidare i muscoli a fare qualcosa, il Qi fluirà nel punto in cui vi concentrate e attivate i muscoli. Questo è considerato Jin.
Esistono molti tipi di Jin, ma l’unica cosa che tutti i Jin hanno in comune è che tutti si relazionano al flusso del Qi. La tipologia di Jin più ovvia è il “Jin manifesto”, dove l’azione eseguita può essere vista, come quando spingete qualcuno. Anche percepire il movimento o l’energia di un’altra persona è considerato un tipo di Jin. In effetti, ai più alti livelli di “Jin percettivo”, in realtà sentite il flusso di Qi del vostro avversario e quindi potete percepire le sue intenzioni. Questi Jin di sensibilità vengono rafforzati aumentando il flusso di Qi sulla pelle. In generale, maggiore è il livello di Jin, maggiore è il Qi e minore è la forza muscolare.
Nelle arti marziali, si dice che il Jin non corrisponda alla sola forza muscolare. Ciò significa che, sebbene voi dobbiate usare i vostri muscoli ogni volta che vi muovete, il Jin è il risultato di qualcosa che va oltre la semplice forza muscolare ed un corretto allineamento. Esistono diversi tipi di Jin manifesti. Quando fate principalmente affidamento alla forza muscolare, ma usate anche il Qi e la vostra mente concentrata, questo viene considerato “Jin duro”. Questo tipo di Jin è di solito facilmente visibile sotto forma di muscoli tesi. Quando l’uso del muscolo è ridotto e sia il Qi che i muscoli svolgono uguali ruoli nella manifestazione del Jin, questo viene definito ” Jin morbido-duro”. Quando l’utilizzo del muscolo è ridotto al minimo e il Qi gioca il ruolo principale, si parla di “Jin morbido”. Il Jin morbido-duro, e specialmente il Jin morbido, sono solitamente espressi in un impulso. Il Jin morbido è spesso paragonato ad una frusta, che può esprimere una grande forza, concentrata in un’area molto piccola, in una breve frazione di tempo. Quando si schiocca una frusta, questa rimane allentata mentre trasmette un’onda o un impulso di energia lungo la sua lunghezza, fino alla punta. Allo stesso modo, quando usate il Jin morbido i vostri muscoli rimangono relativamente rilassati mentre trasmettete un impulso di energia attraverso il vostro corpo. Questo viene eseguito con i tendini e le estremità dei muscoli supportati dal Qi.
Quando si manifesta un Jin morbido, l’emissione del Jin è un impulso di energia relativamente breve, sciolto e rilassato, senza cambiamenti di direzione. L’impulso può essere lungo o corto, vicino al corpo o a distanza. Può essere un’improvvisa contrazione ed espansione mentre sbalzate l’avversario, o uno “spasmo” secco come quando colpite o rompete qualcosa.
La coordinata verticale rappresenta la profondità alla quale la potenza può penetrare e la coordinata orizzontale rappresenta il tempo trascorso. Le aree sotto le curve rappresentano la potenza generata per ciascuna curva. Partiamo dal presupposto che queste aree siano uguali, vale a dire che la potenza generata per ciascuna curva è identica. Nella curva 1, la potenza viene generata, raggiunge il suo massimo, rimane al massimo per una certa quantità di tempo e poi scende a zero. Senza un forte supporto di Qi, questo è un tipico esempio di Li; predomina la forza muscolare e la penetrazione è limitata, come in un pugno sferrato normalmente. Con il supporto del Qi, questo sarebbe considerato ” Jin duro”. Nella curva 2, sono coinvolti sia i muscoli che il Qi e la potenza è al massimo per un tempo più breve. Poiché la potenza generata è la stessa della curva 1, il picco deve raggiungere un valore superiore, il che significa che c’è una maggiore penetrazione. Per fare ciò, i muscoli devono essere rilassati per consentire al Qi locale e del Basso Dan Tian (campo di elisir) di scorrere fluidamente per sostenerli. Il Basso Dan Tian si trova al centro dell’addome ed è noto per essere il centro del sistema circolatorio energetico del corpo. Questa è l’idea generale del “Jin morbido-duro”. Nel Jin morbido-duro, normalmente il corpo è morbido e rilassato, quindi il Qi può essere condotto nell’area in cui si manifesterà il Jin. Una volta che arriva il Qi, una leggera ma forte tensione muscolare viene generata intenzionalmente e la potenza si manifesta. Questo è il Jin usato principalmente per colpire in stili marziali morbido-duri, come il Kung Fu della Gru Bianca. Nella curva 3, il tempo in cui viene generata la potenza è ancora più breve. I muscoli devono essere estremamente rilassati per generare ed esprimere questa potenza altamente penetrante. Al fine di manifestare una potenza penetrante e profonda, la velocità è la chiave per la corretta esecuzione del Jin morbido. Naturalmente, il Qi gioca un ruolo predominante nella generazione del Jin morbido. La curva 3 è tipica del Jin usato per colpire nelle arti interne, come il Taijiquan (Tai Chi).
Dal punto di vista dell’utilizzo muscolare, la curva 1 è paragonabile ad un bastone di legno, la curva 2 è paragonabile ad un bastone di rattan e la curva 3 ad una frusta. Il bastone di legno è rigido come i muscoli tesi, il rattan è più flessibile e la frusta è morbida; la sua potenza è vigorosa e concentrata. La curva 3, che rappresenta un livello molto alto di potenza, non è ancora la massima potenza esprimibile nelle arti marziali. Il livello più alto della manifestazione del Qi nel Jin può essere rappresentato dalla linea 4. In questo livello, la forza muscolare è ridotta al minimo e il Qi svolge il ruolo principale della manifestazione di potenza. Quando un artista marziale ha raggiunto questo livello, può trasferire il suo Qi nel corpo del nemico attraverso le cavità dell’agopuntura per causare danni agli organi o la morte istantanea. Il tempo impiegato per la manifestazione di questo tipo di attacco è estremamente breve e la penetrazione è più profonda di quanto sia possibile con il Jin o la Li. Questa abilità è nota come “Pressione delle Cavità” (Dian Xue) o “Pressione dei meridiani primari del Qi” (Dian Mai / Dim Mak). Una comprensione dettagliata del sistema circolatorio del Qi del corpo e la conoscenza di quali siano i punti vitali nei diversi momenti della giornata sono requisiti necessari affinché queste tecniche siano efficaci.
(Nota del redattore della YMAA Publication: il Dim Mak è un argomento controverso, ed è considerato un mito nei tempi moderni. Molte persone non credono che il Dim Mak sia possibile, e non credono che esista il Qi o il sistema circolatorio energetico nel corpo. Tuttavia, nella comunità delle arti marziali cinesi tradizionali questi aspetti sono ben noti e compresi. Inoltre, durante la seconda guerra mondiale, i giapponesi hanno svolto studi approfonditi sul sistema circolatorio del Qi, usando tecniche di Dim Mak su civili cinesi catturati in territorio Manciù (nord-est della Cina). Riportando i dati risultanti da questi “esperimenti”, torturando e uccidendo molte persone nel processo, i giapponesi hanno verificato l’accuratezza delle loro conoscenze sul sistema circolatorio energetico del corpo e l’efficacia delle tecniche di Dim Mak. Queste informazioni sono state pubblicate in altri Paesi, e sono state rese disponibili per la pubblicazione in America, ma dopo aver letto i dettagli a seguito della traduzione in inglese, è stato deciso che fosse non etico e pericoloso pubblicare tali informazioni.)
La Li può essere considerata più vicino al Jin duro, in cui la forza muscolare svolge il ruolo principale nella manifestazione della potenza. Si dice che la Li, o Jin duro, derivino dalle ossa e dai muscoli. Il Qi è supportato localmente. I Jin morbido-duri e morbidi provengono dai tendini e sono fortemente supportati dal Qi, che viene generato nel Basso Dan Tian. Poiché i tendini sono enfatizzati nel Jin morbido-duro e nel Jin morbido, le fibre muscolari possono essere rilassate, permettendo al Qi di fluire attraverso di loro e supportarle. Se la vostra forza deriva dalle ossa, c’è una forte tendenza a resistere e incontrare direttamente la forza del vostro avversario. Quando la vostra forza deriva dai tendini è più facile essere flessibili ed elusivi, scomparire di fronte all’attacco dell’avversario e apparire nel suo punto debole.
Per avere un Qi più forte, avete bisogno di una mente meditativa, che può generare un FEM più forte. Attraverso questa concentrazione, il vostro spirito può essere elevato ad uno stadio altamente focalizzato da cui potete governare il vostro intero essere in modo più efficiente. Quando ciò accade, sarete in grado di manifestare la vostra potenza fisica al massimo.
Per approfondire
TAI CHI, TEORIA E POTENZA MARZIALE
di Jwing-Ming Yang
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