Raggiungere l’illuminazione nel Taijiquan
di Yang, Jwing-Ming
Questo articolo è un estratto tradotto del libro “Taijiquan Theory of Dr. Yang Jwing-Ming – The Root of Taijiquan” del Dr. Yang, Jwing-Ming. Sono riportati alcuni passaggi di classici sul Taijiquan tradotti e interpretati dal Dr. Yang, Jwing-Ming.
Traduzione a cura di Enrico Tomei.
Nella pratica del Tuishou (spinta con le mani) del Taijiquan, del simbolo Taiji, e del combattimento libero del Taijiquan, (voi) dovete esercitarvi fino a quando non avete raggiunto una fase in cui non vi è alcuna discriminazione dell’avversario. Ciò significa che questo è lo stadio in cui l’avversario siete voi e voi siete l’avversario, entrambi sono uno. Di conseguenza, conoscete voi stessi e conoscete anche il vostro avversario. Siete in una posizione attiva e l’azione dell’avversario è guidata da voi. (Siete) in grado di controllare l’avversario coi palmi delle mani. Quando c’è l’intenzione di muoversi, lo sapete immediatamente. Quando ciò accade, (voi) avete raggiunto la fase del combattere nello stato di illuminazione. All’inizio, le chiavi (dell’allenamento) sono ascoltare, seguire, incollarsi e aderire: quattro parole fondamentali. Se (voi) non siete in grado di usare (abilmente) queste quattro importanti chiavi, allora (voi) non sarete in grado di comunicare con l’avversario e capire la situazione. Successivamente, le chiavi (dell’allenamento) sono guidare, neutralizzare, avvolgere e ruotare. Se (voi) non potete applicare queste quattro chiavi (in modo efficace), i Jin in arrivo non saranno neutralizzati e dissolti (da voi) e quindi non sarete in grado di controllare (il vostro) avversario con i palmi delle mani. Se (voi) siete in grado di raggiungere quanto sopra detto (otto parole), allora tecniche come Cai (pizzicare), Lie (dividere), Zhou (gomito), Kao (colpo), Ti (calciare), Da (colpire), Shuai (lotta) e Na (Chin Na) possono essere eseguite come desiderate.
Quando padroneggiate le abilità del Taijiquan e avete raggiunto lo stato del “combattere senza combattere” (regolazione senza regolazione), ogni azione è in definitiva naturale, sciolta, agile ed efficace. Questa è la fase del “combattere nello stato di illuminazione”. In questa fase, siete voi che controllate l’intera situazione di combattimento.
Le chiavi per raggiungere questa fase dell’allenamento sono le otto pratiche fondamentali. All’inizio, dovete praticare l’ascoltare (sensitività), il seguire, l’incollarsi, e l’aderire fino a quando non diventate abili. Se riuscite a farlo, sarete in grado di percepire facilmente le azioni del vostro avversario. Solo allora potete mettere in pratica le abilità di guidare, neutralizzare, avvolgere e ruotare in maniera efficace. In effetti, queste otto parole chiave sono i segreti per eseguire con successo tutte le tecniche di combattimento del Taijiquan.
All’inizio dell’allenamento, l’attenzione si concentra sulla regolazione del corpo, quindi sulla regolazione della respirazione, sulla regolazione della Xin (mente emotiva), sulla regolazione del Qi e sulla regolazione dello spirito. Lo stadio finale è la regolazione dello spirito fino a quando non è necessaria alcuna regolazione. Questo è lo stadio della regolazione senza regolazione. Se siete davvero in grado di raggiungere questo livello, il vostro spirito illuminato si concentrerà completamente su di esso. Questo è il Dao del raggiungimento dell’illuminazione.
Per raggiungere lo stadio finale dell’illuminazione, dovete regolare il vostro corpo, e quindi il vostro respiro, la mente, il Qi e infine lo spirito. Una volta che siete in grado di raggiungere una fase in cui tutto il vostro spirito è nell’azione senza alcuno sforzo, allora avete raggiunto la fase dell’illuminazione. Questo è il livello dell’azione senza azione.
In generale, raggiungere l’illuminazione significa comprendere il significato della vita fisica, amare tutti gli esseri viventi, conoscere le leggi celesti e soddisfare la volontà celeste. Ciò significa, durante il processo di apprendimento del come uccidere e sopravvivere nella pratica del Taijiquan, comprendere le ragioni della vita umana, apprezzare il valore di milioni di esseri viventi, ricercare le leggi celesti del Dao, e infine raggiungere l’unificazione con il Dao. Questo è lo scopo originario della creazione del Taijiquan da parte della comunità taoista sul monte Wudang.
Il Taijiquan fu creato nei monasteri taoisti del monte Wudang. L’obiettivo finale della coltivazione spirituale daoista è riunire lo spirito umano con lo spirito (naturale) dell’universo. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo prima comprendere il significato delle nostre vite, proteggere tutti gli esseri viventi, ricercare le leggi della natura e infine adempiere a queste leggi. Da questo, possiamo vedere che, sebbene il Taijiquan sia stato creato come arte marziale, il suo significato non risiede nel distruggere la vita. Al contrario, è lo strumento per comprendere la vita. Dall’autocomprensione e dalla disciplina, impariamo a controllarci e ad apprezzare la vita ovunque. Solo così possiamo avere un cuore puro e gentile per comprendere la natura e le sue leggi. Tutte queste sono le procedure richieste per l’unificazione dello spirito umano e dell’universo.
Per approfondire
TAIJIQUAN THEORY OF DR. YANG, JWING-MING – THE ROOT OF TAIJIQUAN
di Jwing-Ming Yang
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