Esperienze comuni ai praticanti di Qigong
di Yang, Jwing-Ming
Questo argomento è ulteriormente approfondito nel libro “Le radici del Qigong cinese”
Di seguito, esporremo molti dei fenomeni che spesso i principianti di Qigong sperimentano nel corso della pratica: alcuni di essi sono comuni e provocati di solito da errori nella postura, nella coordinazione dei tempi, nell’addestramento, oppure derivanti da altre cause. Dal momento che la maggior parte dei principianti non riesce a generare una quantità adeguata di Qi, di solito tali fenomeni sono innocui: se però ignorate questi avvertimenti e continuate ad allenarvi nel modo sbagliato, costruirete cattive abitudini che potrebbero finire per danneggiarvi. È importante, quindi, che prestiate attenzione ad essi, li comprendiate e ne studiate le cause.
La mente è dispersa e assonnata
Il taoista Ni Wan Zu disse: “Per cento giorni (di pratica del Qigong), la sonnolenza è proibita. Sonnolenza e confusione (rendono la mente) dispersa e disordinata, e (alla fine potreste) perdere di vista il vero”. Ciò significa che, praticando il Qigong, un principiante si sente spesso intorpidito e la sua mente è confusa. Se non si impedisce che ciò avvenga, si finisce per perdere il vero percorso (Tao) di addestramento. Una mente dispersa e disordinata rappresenta una delle esperienze più comuni dei principianti: ciò accade perché Yi non è in grado di controllare Xin, cioè la mente emotiva. Sebbene Yi sia forte, Xin è ancora più forte: in questo caso, dovete prima disciplinare Xin e analizzare cause e possibili risultati di questo disturbo. Dopo aver compreso appieno natura e causa di esso, conoscerete il perché, il come e il cosa, e sarà più semplice per voi tenere sotto controllo Xin e avere pace. Solo così sarete in grado di impedire che la vostra mente diventi confusa e dispersa.
È anche normale che i principianti cadano addormentati, soprattutto nella meditazione statica: una delle ragioni per cui ciò avviene è insita nell’affaticamento fisico e mentale; se siete stanchi, lo spirito è depresso e la mente disordinata. Quando vi accorgete che è così, la cosa migliore è smettere di cercare di praticare e rilassarvi, oppure fare un pisolino. Se insistete a continuare, arrecherete a voi stessi più danni che benefici. Un buon modo per rilassarsi consiste nello sdraiarsi comodamente e prestare attenzione alla respirazione: ogni volta che espirate, portate il rilassamento a un livello più profondo. Ben presto, la respirazione e i battiti cardiaci rallenteranno, e vi sentirete riposati e ristorati. Dopo il riposo, la mente sarà più chiara e Io spirito risulterà rinvigorito: sarete allora in grado di elevare Shen e mantenerlo nella sua sede. Quando avrete raggiunto questa fase, scoprirete lo spirito e la mente centrati ed equilibrati.
Sensazione di freddo
In genere, ciò si verifica nel corso della meditazione statica. Negli esercizi di Qigong in movimento, di solito il corpo fisico viene energizzato, con il risultato che si tende a sentire caldo e il corpo è più yang; invece, nella meditazione statica la mente si calma, il respiro rallenta e le pulsazioni si riducono, per cui il corpo diventa più yin. Soprattutto in inverno, quando vi trovate in stato meditativo rilassato, il corpo libera energia nell’aria circostante e diviene sempre più yin: è quindi consigliabile, quando meditate di primo mattino o in inverno, indossare indumenti caldi e coprire le gambe, soprattutto le ginocchia, con una coperta.
Tuttavia, talvolta vi capiterà di sentire freddo anche se siete ben coperti e la stanza è riscaldata: la causa più probabile risiede nella mente, che ha un’influenza assai significativa sulla circolazione e distribuzione di Qi nel corpo. Talvolta, la sensazio ne di freddo è dovuta a tensione emotiva, turbamento o paura. Vi è mai capitato, in un caldo giorno estivo, di essere all’improvviso spaventati per qualcosa che vi fa correre un brivido freddo lungo il corpo? Dal momento che la mente ha un tale effetto su di voi, prima di cominciare a meditare è importante armonizzarla, in modo da essere calmi e stabili.
Intorpidimento
L ‘intorpidimento è molto comune nell’addestramento del Qigong: ad esempio, quando si rimane seduti a lungo per meditare, la circolazione del sangue e del Qi rallenta, riducendo la riserva di ossigeno e di nutrimento alle gambe. Ciò accade spesso ai principianti; in questo caso, non dovete continuare la meditazione, perché la concentrazione e il rilassamento vanno perduti. Allungate le gambe e massaggiate la pianta dei piedi, soprattutto le Fonti gorgoglianti: ciò affretterà il ripristino della circolazione. Se meditate regolarmente e per un certo tempo, scoprirete di riuscire a rimanere seduti sempre più a lungo senza intorpidimento delle gambe: ciò accade perché il corpo ha un istinto naturale a riadattare il sistema di riserva di nutrimento e di ossigeno alla nuova situazione. Normalmente, dopo sei mesi di pratica regolare, si riesce a restare seduti per almeno 30 minuti senza problemi.
L’intorpidimento a volte si verifica anche quando ci si allena al Qigong in movimento stando in posizione eretta. E un fenomeno assai comune quando si resta fermi in piedi a lungo, ad esempio, praticando l’Yi Jin Jing di Bodhidharma, e si verifica più spesso a carico di caviglie e talloni, perché il peso del corpo li comprime e rallenta la circolazione. In questo caso, dopo aver terminato la pratica, basterà camminare per alcuni minuti, oppure oscillare alcune volte in avanti e indietro sui talloni e sulle dita dei piedi: ciò ripristinerà la circolazione entro pochi secondi.
Vi sono alcuni stili di Qigong che impiegano posture stazionarie per accumulare il Qi in zone particolari, per poi farlo circolare nel corpo. In questo caso, l’intorpidimento e l’indolenzimento sono previsti e considerati normali.
Indolenzimento e dolore
L’indolenzimento e il dolore vengono spesso provocati da una postura scorretta. Se non capite la teoria dell’esercizio, potreste danneggiarvi seriamente. Le articolazioni sono particolarmente suscettibili: ad esempio, una postura scorretta nella meditazione statica può causare mal di schiena, e, se non viene corretta, la colonna vertebrale potrebbe esserne seriamente danneggiata. Un altro esempio comune è rappresentato dalla postura del cavallo: se effettuata in modo sbagliato, le ginocchia potrebbero risultarne gravemente lese. Quando praticate, perciò, dovete prima comprendere con precisione la teoria e i metodi di allenamento.
Nell’addestramento al Qigong marziale, alcune parti del corpo o le articolazioni vengono allenate in modo da accrescerne la potenza. In questo caso, indolenzimento e dolore sono previsti per costruire gradualmente la potenza: normalmente, sono necessari almeno sei mesi affinché i muscoli aumentino di volume e si adattino alla nuova situazione. Se siete impazienti e accelerate l’addestramento, i muscoli deboli perderanno la capacità di funzionare in modo regolare e i legamenti intorno alle articolazioni ne risulteranno lesi.
Sensazione di caldo in una parte del corpo
Talvolta, praticando il Qigong, una metà del corpo sente caldo: può capitare a sinistra, a destra o nella metà superiore o inferiore del corpo, oppure può accadere che una piccola parte senta freddo, mentre il resto è caldo. Di solito, ciò accade quando siete emotivamente turbati, ammalati o vi state appena riprendendo da una malattia. In tali circostanze, il Qi è sbilanciato, e potreste, praticando il Qigong, interferire con i naturali sforzi del corpo per raggiungere un nuovo equilibrio. Quando si pratica Qigong, quindi, è importante essere consapevoli delle proprie reazioni fisiche ed emotive.
Talvolta, questo squilibrio si verifica quando il vostro addestramento si concentra maggiormente su un lato del corpo. La cosa migliore è sempre sviluppare il Qi in modo uniforme: se esso si sviluppa in modo equilibrato, anche Yi sarà bilanciata e forte, e ciò aumenterà in modo significativo l’efficienza dell’addestramento.
Emicrania e dolore agli occhi
Per un principiante, la più comune causa di emicrania durante la pratica del Qigong è dovuta all’incapacità di mantenere uniforme la respirazione: ad esempio, potreste trattenere il respiro senza nemmeno accorgervene. Ciò pone il corpo in uno stato di tensione che fa ristagnare il flusso di sangue e di Qi e riduce il rifornimento di ossigeno al cervello, provocando emicranie. Talvolta, ciò accade quando cercate di trattenere il respiro, ad esempio durante certe pratiche marziali come l’addestramento della Camicia di ferro. Tuttavia, in quanto principianti, non dovreste effettuare pratiche che prevedano il trattenimento del respiro.
Un altro fenomeno comune durante la pratica della meditazione statica è il dolore agli occhi, che ha due cause principali. Talvolta, per aiutare un allievo a mantenere la mente all’interno del corpo, un maestro di Qigong gli chiederà di concentrare lo sguardo sulla punta del naso. Nell’ambiente del Qigong si dice “Yan Guan Bi, Bi Guan Xin”, che significa “gli occhi guardano il naso, e il naso guarda il cuore”. Per tenere la mente nel corpo ed evitare di essere distratti da ciò che avviene intorno a voi, dovete innanzi tutto limitare la vostra visione; una volta fatto ciò, potrete dirigere la mente verso il cuore e disciplinare la mente emotiva. Tuttavia, dovete farlo con la mente, non con il corpo fisico: il vero significato di questo detto è che dovete prima prestare attenzione al vostro respiro (vale a dire al naso, cioè all’armonizzazione del respiro) e poi a Xin (vale a dire al cuore, cioè all’armonizzazione della mente).
Capita normalmente che un principiante fissi davvero il naso: questa è la causa principale del dolore agli occhi. Quando praticate, gli occhi possono essere aperti o chiusi, ma la mente è concentrata sul naso (cioè sulla respirazione); è importante essere sempre rilassati e a proprio agio. Ogni volta che i muscoli oculari non sono rilassati, entreranno in tensione e causeranno dolore.
Durante la pratica del Qigong, gli occhi possono dolere anche quando vi addestrate a concentrare Shen nella sua sede: ricordate sempre di farlo con delicatezza. Usate la mente per portare Shen al suo centro, con fermezza ma delicatamente. Se impiegate la forza mentale per raggiungere l’obiettivo, provocherete dolore non solo agli occhi, ma anche alla testa.
Tremore in tutto il corpo
Il tremore del corpo è un fenomeno molto comune nella pratica del Qigong, e si verifica più spesso a carico degli arti, anche se può essere talvolta sperimentato come tremore di una parte del tronco. Si tratta di un movimento spontaneo che si verifica senza alcuna intenzione da parte vostra e che ha molte cause possibili: ad esempio, una ridistribuzione del Qi. Quando avrete imparato ad armonizzare corpo e mente durante la pratica del Qigong, vi sentirete molto rilassati, e il Qi riuscirà a raggiungere più facilmente di prima certi punti. Questo flusso aggiuntivo di Qi potrebbe attivare i muscoli e farli tremare. Talvolta, durante la meditazione statica, quando il corpo è molto calmo e rilassato, il tronco può cominciare a oscillare da solo avanti e indietro seguendo la respirazione. Tutti questi fenomeni che si verificano durante l’addestramento sono buoni segni: indicano che riuscite in qualche modo ad armonizzare corpo, respiro e mente.
Un’altra causa di tremore, però, è l’eccesso di addestramento. Quando i muscoli sono sottoposti per un certo periodo a eccessivo sforzo o carico, la mente gradualmente ne perde il controllo: ciò causerà tremore e, spesso, anche crampi. Questo fenomeno si verifica più spesso nell’addestramento al Qigong in movimento, soprattutto a quello marziale.
La terza causa di tremore nel corpo è la tensione muscolare: quando i muscoli sono in tale stato, il Qi non è in grado di muoversi fluidamente e, se la tensione continua, sarà disturbato e provocherà tremore o crampi a danno dei muscoli: questo fenomeno indica che non avete raggiunto nemmeno il più fondamentale livello di rilassamento.
Se praticate correttamente Qigong, il corpo potrebbe cominciare a tremare da solo: non dovete usare la mente per far sì che ciò accada intenzionalmente, altrimenti potreste non riuscire più ad armonizzare la mente stessa.
Calore e sudore caldo
Il sudore più o meno caldo è normale: quando praticate Qigong, la circolazione del Qi aumenta, e ciò eleva lo stato energetico del corpo. Di solito, si suda durante l’addestramento al Qigong in movimento, ma può accadere anche durante la meditazione statica. Molte persone pensano che non si dovrebbe sudare in quest’ultimo caso, dal momento che non ci si muove, eppure hanno torto: nella meditazione statica, anche se non ci si muove esternamente, ci si sta esercitando internamente. Quando il Qi sale a un livello più alto o fluisce in quantità maggiore, comparirà sulla superficie della pelle e comincerete a sudare.
Quando si suda, i pori si aprono, e si diviene vulnerabili all’aria fredda. Nella meditazione statica, accertatevi che il corpo sia abbastanza coperto da non prendere infreddature. Dopo aver terminato l’addestramento al Qigong in movimento, asciugatevi subito e indossate qualche altro indumento. Non esponete il corpo sudato all’aria fredda.
Spavento
Uno spavento è una delle cose peggiori che possano influire sulla pratica del Qigong. Di solito, le cause sono due. La prima riguarda i principianti intenti alla meditazione statica: talvolta, nel corso di essa, la mente è molto chiara ma non si riesce a centrarla, e comincia a generare fantasie o illusioni. Potreste sentire all’improvviso una corrente d’aria fredda e pensare che vi sia un fantasma o uno spirito maligno. La vostra immaginazione potrebbe saltar su con ogni genere di idea per disturbarvi.
Se non riuscite ad armonizzare la mente subito, potreste cominciare a prestar fede all’illusione e restarne spaventati: il pericolo risiede nel fatto che Yi non è più in grado di guidare il Qi, e la circolazione di quest’ultimo ne verrà disturbata. Se ciò accade durante una meditazione molto profonda, potreste danneggiarvi seriamente: durante la meditazione, quindi, è molto importante mantenere la mente chiara e calma. La mente emotiva dev’essere completamente sotto controllo.
Se sperimentate questo genere di spavento, Yi è troppo confusa per guidare correttamente il Qi, e dovreste sospendere la pratica. Esistono molti modi per aiutarvi a raggiungere la concentrazione. Il primo consiste nel porre i palmi delle mani sulle orecchie e darvi dei colpetti sulla testa battendo con gli indici a lato dei medi. Questa pratica si chiama “Battere il tamburo del Cielo” (Ming Tian Gu) ed è uno dei metodi più comuni per aiutare la mente a trovare il suo centro. In alternativa, potete bere tè o caffè caldo, lavare il viso con acqua fredda o fare una doccia.
Il secondo tipo di spavento può sopraggiungere quando si realizza che il Qi ha imboccato la strada sbagliata: ad esempio, all’improvviso il cuore comincia a battere molto rapidamente o la testa a dolere intensamente. Quando ciò si verifica, di solito la mente è disturbata, e voi siete confusi o impauriti. In questi casi, non fermatevi, ma calmate la mente e distoglietela dal punto interessato dal fastidio: più a lungo ve la manterrete, maggiore sarà la quantità di Qi che fluirà in esso e ristagnerà, aggravando la situazione, invece di risolverla. Una volta calmata la mente, usatela per condurre il Qi al Dan Tian inferiore. Sedete immobili per alcuni minuti e riportatela a poco a poco all’ambiente circostante. Non riprendete la pratica, ma aspettate fino alla sessione successiva.
Difficoltà ad addormentarsi
Per i praticanti di Qigong, è molto comune avere difficoltà ad addormentarsi: ciò accade semplicemente perché quando si pratica Qigong la mente è concentrata, chiara e calma, e lo spirito è elevato e focalizzato, al punto di impedirvi di prendere sonno: quando ciò si verifica, dovete armonizzare la mente. Un metodo semplice consiste nel prestare attenzione alla respirazione, pensando che ad ogni espirazione il corpo diventi sempre più rilassato. Non usate Yi per condurre il Qi, ma limitatevi a respirare e a rilassarvi, e ben presto vi addormenterete.
Tosse
Talvolta, i principianti sono colti dalla tosse durante la pratica. Le ragioni possibili sono diverse: quella più comune consiste nel fatto che la respirazione non è armonizzata in modo uniforme. Forse state respirando troppo velocemente o state trattenendo il respiro: se questo è il caso, usate Yi per armonizzare la respirazione fino a quando non avrete più bisogno di farlo.
La seconda ragione potrebbe dipendere dal fatto che il corpo non è correttamente regolato: ad esempio, se spingete troppo indietro la testa, la parte anteriore della gola entrerà in tensione e vi farà tossire.
La terza possibile causa è l’eccessiva secchezza dell’aria. Quando praticate, spesso il flusso d’aria che attraversa la gola aumenta. L’aria secca vi farà tossire: se però mantenete continuamente la punta della lingua aderente al palato, produrrete abbastanza saliva per mantenere umida la gola.
Eccitazione sessuale
È normale avere sensazioni sessuali e perfino eccitarsi sessualmente durante il Qigong, specialmente quando si pratica Nei Dan: ciò accade perché state ricominciando a eseguire la respirazione addominale, e ciò aumenta la circolazione di Qi nella parte inferiore del corpo, stimolando la produzione di ormoni nei testicoli e nelle ovaie. Anche se ciò aumenta il desiderio sessuale, dovete ricordare che state praticando Qigong per incrementare la produzione di ormoni, che vanno usati per elevare Shen. Se non riuscite ad armonizzare la mente e disperdete questa riserva extra di ormoni in un eccesso di attività sessuale, state mettendo in pericolo la vostra salute e, forse, vi state perfino accorciando la vita.
L’eccitazione sessuale rappresenta un problema soprattutto nel Qigong del lavaggio del midollo osseo, il quale insegna molti metodi per stimolare la produzione ormonale affinché gli ormoni, o essenza, vengano trasformati in Qi per nutrire Shen e il cervello. Le persone che non comprendono l’addestramento o sono dotate di debole volontà potrebbero finire per sprecare ciò che hanno ottenuto con la pratica.
Per approfondire
LE RADICI DEL QIGONG CINESE
di Jwing-Ming Yang
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